La Voce di Padre Aldo
Ogni uomo è un raggio di DioHo detto agli anziani: La pace l’avete voi in mano, siete voi i maestri della pace perchè conoscete la benedizione di Dio quando lavorate per la pace. Voi conoscete i costumi, voi sapete come le cose si intrecciano continuamente e voi dovete scoprire cosa bisogna fare! Anch’io ho un programma: aiutare voi a fare la pace. Io vi aiuto col cibo, con i camion per raggiungere le varie maniate (villaggi) e spiegare loro cos’è la pace. Ma i bianchi cosasanno? Le ONG? E’ meglio che chieda loro i soldi e con quelli paghi voi maestri di pace! Ma tocca a voi.
Io non posso dare consigli né col metodo, né col programma, né dove, né quando. Dovete decidere voi. Se la pace è cosa buona, dovete lavorare. Lo sapete meglio di me. E dovete educare anche la Chiesa a vivere i costumi della pace. Ogni popolo ha la sua religione, le sue tradizioni, una sapienza divina che nessuno può distruggere. Si deve sempre imparare da una cultura, da una tribù, accogliere quello che anche loro hanno ricevuto. Noi abbiamo l’Antico Testamento, la storia degli ebrei... Ma tutti i popoli hanno una terra promessa (anche l’asino di Balaam, che era uno straniero, profetizza per Israele). Tutti hanno avuto l’Antico Testamento, tutti ce l’hanno, bisogna scoprirlo! Il Concilio Ecumenico Vaticano II, che poi è stato distrutto, ha detto: “Quando andate in mezzo a un popolo cercate i semi del Vangelo” … Noi siamo orgogliosi e crediamo di sapere tutto: noi non sappiamo niente! Perché ogni popolo ha i suoi costumi saggi e potrebbe insegnare a tutti noi che siamo andati nelle facoltà di psicologia, di sociologia, di filosofia. Un pokot disprezzato da tutti mi chiedeva: “ma abbiamo anche noi l’anima?”. L’anima sua è uguale a quella di Mosè, di Elia… Come cristiano io devo scoprire l’uomo: come è vissuto, come ha superato le difficoltà, come ha vinto, con la forza di chi? Con la forza divina! Quella forza non è la nostra, noi ne abbiamo altre, ma tu devi scoprire “quella” forza. Questa è la missione! Senza i semi del Vangelo, possiamo tornare tutti a casa. Oggi al mercato del Malasso c’erano dieci comunità, anche i peggiori nemici dei pokot hanno potuto vendere le loro cose, si sono avvicinati come fratelli. Un clima di vera pace. Sotto c’è un enorme lavoro sui villaggi di provenienza. La cultura della pace ormai ce l’hanno e ci sono arrivati attraverso la fame, le guerre e le carestie che portano alla distruzione. Loro sanno essere protagonisti del loro progresso… se non c’è una religione schifosa che li blocca! La religione non è un sedativo! (poi hodovuto prendere il valium anch’io…). Lo dicevo anche quando ero della FIOM e loro mi dicevano che la corrente cristiana era un peso! La storia di Charles. Da piccolo l’ho salvato dalle zanne dell’elefante e l’ho fatto studiare.. Dopo le secondarie è stato a Nairobi e ha seguito un corso speciale di meccanico presso una grossa ditta tedesca, adesso è tecnico distrettuale di Mararal, responsabile di tutti i trasporti e controlla le costruzioni pubbliche: scuole, asili, dormitori. Ma i miei ragazzi li trovo dappertutto. Sei sono diventati consiglieri comunali. Julias L. è presidente del distretto. Ma sono tanti, tanti, non so nemmeno io quanti. Diversi sono anche in polizia. Quando li trovo, basta che parli loro e “vai, vai, vai…”. Maestre tante! C’è anche uno che sta per diventare vescovo protestante; lui viene a trovarmi e preghiamo insieme… è più insieme ai cattolici che ai protestanti! Gli ho prestato i libri per studiare. Me lo ha presentato padre Ramponi: “aiutalo, anche se è protestante”. Io gli facevo spiegare il Vangelo. Non l’ho mai spinto a diventare cattolico. Quando mi ha detto: “vado in seminario”, gli ho chiesto: “ma hai davvero la vocazione?” “Sì” “vai allora!” |
Pochi giorni prima della sua morte, padre Aldo ci ha rilasciato - con grande fatica, ma con una lucidità straordinaria - alcune interviste dove gli chiedevamo di aiutarci a riconoscere il senso profondo della sua missione in Africa. Abbiamo raccolto le sue risposte e le condividiamo qui con tutti gli amici. Io non vado contro le scelte dell’uomo. Li ho sempre fatti studiare. Devi fare così se vuoi salvare la gente, l’ambiente, la pace. La pace vuole il progresso, il progresso vuole la pace. 25 gennaio 2008, conversione di S.Paolo: ultima messa a Morijo. Ho raccontato loro che san Paolo era nelle tenebre e Dio lo ha buttato giù da cavallo e gli ha dato la luce. Con quella luce ha cominciato ad amare Dio e gli uomini e capiva che ogni uomo è Dio, è un raggio di Dio! La luce è entrata in lui quando lui ha scoperto Dio e ha scoperto gli esseri umani. Ha scoperto Dio negli uomini, negli esseri umani. E’ Dio che gli ha parlato. Poi ho detto: quando voi dite di essere in pace, se non lo fate con la luce di Dio dentro di voi, voi portate la morte, il buio perché il vostro bene viene dalla bocca, non dal cuore. Dovete dare il cuore, allora portate la vita donata da lui. Perché se tu sei nelle tenebre, sei spento (… e ho marcato ‘sibiwa -spento’). Non puoi dare la vita se sei spento. E se uno è spento, puoi dargli un aiuto? No. Bisogna essere vivi, vivere il cuore, stare attenti. Se tu non hai la luce, non vedrai mai la moglie sotto l’aspetto di una creatura di Dio, la vedrai come passione, da sfruttare, una creatura da comandare, dominare. Tu sposa non vedrai mai il marito, vedrai qualcuno che ti dà soldi… Ho detto: poi, c’è un’altra questione: la questione del nome di Dio. Dio non potete mai conoscerlo perché tutte le religioni non hanno “il nome” di Dio. Come facciamo a sapere il nome di Dio? Il nome di Dio sta nelle creature che incontriamo. Se noi abbiamo il raggio di luce nel cuore scopriremo Dio nelle creature… pensa quanto lontani siamo da quelli che ammazzano! A Mosè ha detto: “Io sono colui che è”. Ma Mosè vuole il nome. Cosa gli dico a Faraone? “Ico” mi ha mandato?. Non posso dire “io sono”, voglio il nome. Non ha nome Dio. Poi è venuto Gesù, ha mandato gli apostoli a predicare a tutte le creature, senza specificare colori, africani, bianchi, neri, in che lingua… Ha detto “Andate e predicate” …e non c’erano le tribù. Si era dimenticato delle tribù! Cosa dobbiamo fare? Dobbiamo accettare che per lui non c’erano le tribù… Ho detto: il dottore che cura il cuore malato deve scoprire il raggio di luce..., mi è venuto in mente il dottor C., lui vede Dio nella persona e la cura, l’aiuta, le dà conforto, speranza. Ma se un medico vede un malato solo per i soldi, non può dargli una mano, è spento, è morto. A questo punto ho visto tutto buio, non vedevo più l’altare, non vedevo più niente. E ho fatto ancora il discorso della chiave: se uno ha la luce, ha la chiave per scoprire tutte le cose misteriose: scopre Dio negli altri, scopre i programmi di pace, di amore per gli uomini, scopre di avereuna forza, un’intelligenza enorme. Apre, vede l’universo tutto insieme. Non dimenticate: la chiave è il vostro cuore quando è illuminato da Dio! Non è bello? Non so come mi vengono queste immagini. Lui non può avere un nome, lui è quello che è, è “Ico, colui che è”. Noi siamo “a ico”, non viventi, lui solo è il vivente. Noi siamo stati creati, siamo i non viventi, siamo spenti, siamo morti. Lui è quello che è. E’ bello che sappiamo di non poter toccare Dio con le mani, monopolizzare Dio. Se uno avesse scoperto il nome di Dio… Continuare a scoprirlo col cuore buono in ogni essere vivente: dobbiamo scoprirlo. Uno che lavora, se non ha queste idee chiare, non fa nulla, non rispetta, baruffa… I genitori non scoprono i figli e se non li scoprono non potranno mai amarli, sono sempre un peso. Invece, se scopri, tu ti dai… Riflessioni dentro… io sono malato, lo so… La sapienza è scoprire il mondo. La chiave… |
Le e-mail di Padre Aldo da Morijo via satellitare
Qui di seguito puoi leggere alcune delle email (unico mezzo di comunicazione tramite telefono satellitare di cui poteva disporre) che Padre Aldo Vettori mandava regolarmente all'associazione per raccontare le vicende del suo villaggio.
Da: Padre Aldo Data: Venerdì, 30 Maggio - 2003 - Oggetto: si salvi chi può
Carissimi tutti, dopo un mese di sensibilizzazione con tutti i gruppi di mamme dei vari villaggi, abbiamo pensato a un gesto di solidarietà verso quelle vedove rimaste senza marito ucciso da un attacco di predoni e spogliate di tutto il bestiame. Domenica 1 giugno porteremo Sh.40.000 per comprare almeno 4 vacche per queste vedove con oltre 20 figli. Poi cercheremo con gli anziani di organizzare un gruppo di giovani per la sicurezza di questa zona tanto provata da continui attacchi. Il gruppo sarà composto di 12 persone: 6 Samburu e 6 Turkana che dovranno controllare una ventina di Km di strada, proteggendo gli operai che dovranno ricavare almeno 10.000 blocchi di pietra per il programma a Marti e per costruire la scuola di Porò che speriamo di costruire al più presto. Questa solidarietà avrà una forte ripercussione in tutto il distretto, sperando che sia sufficiente a creare la pace e far tornare tutta la gente. Il giorno di Pentecoste poi andremo con il camion e le mamme di Morijo a Marti dalle mamme Turkana e faremo un party, un incontro ricevimento per far crollare le barriere e sentirsi uniti come veri fratelli. Anche i ragazzi della scuola di Marti e di Morijo vogliono fare un party assieme con gare sportive e per conoscersi come esseri umani e cristiani. Vi saluto P. Aldo che non vi lascia più in pace! Data: Sabato , 01 Giugno, 2003 8:00 PM Carissimi tutti, a Marti oggi siamo stati accolti come fratelli. Con la colletta che abbiamo raccolto in tutti i villaggi della missione di Morijo compreremo 6 vacche da latte per le tre donne rimaste vedove con oltre 20 figli e rimaste senza bestiame dopo l'attacco dei Pokot. Ora stiamo aiutando una donna ferita alla quale gli hanno dovuto amputare le gambe. Domenica festa di Pentecoste faremo l'agape della pace a Marti assieme a tutte le donne di Morijo e Baragoi. Saremo 500 persone. A Lesidai c'erano più di 1000 persone di tutte le denominazioni religiose; ci siamo promessi di lavorare con tutti i mezzi per edificare la pace tra le tribù, con l'Amore che Il Signore ci concede, capace di demolire qualsiasi tipo di barriera. Il vostro P. Aldo Data: Martedì, 10 Giugno 2003 9:33 PM Carissimi voi e tutti gli amici della nostra associazione, sto passando un periodo di un impegno così intenso da togliere il respiro a qualsiasi persona normale in un ritmo tale che non riesco a capire come faccio resistere, specialmente in questo mese con diecine di operai che arrivano da tutte le parti per costruire le scuole. Sono poveri scheletriti da lunghi digiuni e astinenze che farebbero qualsiasi lavoro pur di trovare la possibilità di un po' di polenta quotidiana anche senza sale, per smorzare i morsi della fame. Come posso abbandonarli? Il processo della pace Morijo-Marti é stato di una riuscita unica. Tutti i distretti attorno ne parlano come di un vero miracolo, ma devono capire che é solo l'inizio del processo iniziato con tanto entusiasmo. Un lungo cammino di relazioni di solidarietà, amicizia e dialogo ci attendono, continuamente attenti a tutte le circostanze che la Provvidenza ci offre per collaborare assieme. Domenica scorsa i cristiani di Marti hanno accolto quelli di Morijo come in una vera festa di sposalizio comunitario. Avevo lasciato a Marti un aiuto di un valore di € 70 per questo incontro, ma hanno preparato carne e riso per tutti e da Morijo la gente é arrivata con quasi 100 litri di latte per fare il Te. Tutti hanno mangiato, cantato, ballato, gioito e pregato a sazietà. Ora stiamo organizzando un drappello di giovani capaci di vegliare il territorio di Km 25 senza fucili. Saranno chiamati i guardiani della Pace. Avranno una certa paga per loro e per la loro famiglia. Intanto stiamo riparando la scuola di Marti che stava crollando con il pericolo di schiacciare scolari e maestri. Stiamo aprendo la fabbrica delle pietre impegnandoci noi di Morijo di costruire una casetta per un padre e di sistemare un po' la loro chiesetta Le pietre daranno lavoro a un gruppo di giovani e serviranno a costruire la scuola di Porrò. Ne ho ordinate già 10.000. Domani, poi, verrà il Vescovo per 5 giorni, abbiamo preparato un itinerario di lavoro per dare le cresime e incontrare le comunità anche oltre tutte le frontiere di confini, religioni e di tribù. Sarà uno sforzo non facile ma sarà tanto interessante e divertente, specialmente per l'incontro che avremo con i cristiani della tribù più feroce dell'Africa: i Pokot. Il vostro P. Aldo che vuole resistere a tutti i costi. Data: Martedì, 16 giugno 2003 5:51 PM Oggetto: dopo la visita pastorale Carissimi tutti, sono stato impegnato una settimana con il vescovo in visita pastorale in 8 villaggi e in 4 ci sono state le cresime. Il vescovo ha vissuto con noi il clima di riconciliazione che stiamo vivendo tra Morijo e Marti, che vuol dire tutti i Samburu e tutti i Turkana. In tutte le sue prediche, ha fatto risaltare la forza della Fede e dello Spirito che la sostiene. Ha accettato l'invito di venire a Morijo domenica 6 Luglio. La comunità Turkana di Marti, verrà a Morijo con l'erba segno di pace e qui saranno accolti come fratelli dai Samburu provenienti da tutti i villaggi in processione cantando inni di pace con i rami in mano. Quasi di sicuro saranno presenti tutte le autorità locali e anche dei giornalisti. Abbiamo già cominciato il dialogo con i Pokot per far la pace con i Samburu e Turkana dopo anni di guerra tribale. Non pensate che sia una pace solo di incontri di preghiere, canti e balli con tanta carne e riso da mangiare, questo viene dopo un periodo di preparazione fatto di opere di solidarietà, continui dialoghi, assicurando il perdono e la vera fratellanza di Fede e Amore vero,con un impegno di continuare ad aiutarci per qualsiasi necessità e non sentirci più isolati come sconosciuti e nemici. Alla comunità di Marti abbiamo dato il lavoro di fare le pietre e di aprire un piccolo mercato comunitario. Al mio ex catechista Turkana di Marti, William che avete conosciuto, abbiamo offerto di aiutarlo a prendere la patente e poi, con l'aiuto di tutti, cercheremo di comprargli una macchina land-rover di seconda mano e lui si impegna di pagarla almeno in parte, così Marti non sarà più abbandonato a se stesso. Come vedete la pace non é fatta solo di parole, ma di fatti veri e di lavoro continuo. Tutto questo ci costa fatiche di ogni genere, umanamente con la paura di tanti rischi, ma la Fede non conosce sconfitte. Se farò fallimento chiederò di andare in pensione. Con tanta riconoscenza a voi e a tutto il nostro gruppo O.N.L.U.S. P.Aldo. Data: Lunedì, 23 giugno 2003 8:02 PM - Oggetto: operazione pace Carissimi tutti, il processo della pace fino ad oggi procede molto bene. Se l'entusiasmo va avanti di questo ritmo, a Morijo il giorno 6 Luglio avremo più di 1000 persone senza contare la gente di Morijo e le autorità. Domani verrà il Vescovo per vedere come si può accogliere così tanta gente. Saranno presenti anche un numero considerevole della tribù guerriera dei Pokot. Oggi sono andato a vedere i resti della Chiesa di Nbukoy ridotta ai minimi termini. Siamo riusciti a fare un incontro con i guerrieri Samburu e Turkana che hanno promesso di vivere insieme e di controllare il territorio senza usare i fucili. Già il gruppo di taglia pietre è al lavoro e domani si incontra con i guerrieri per accordarsi a vivere con sicurezza, aiutandosi a vicenda. Sono tutti entusiasti, commossi e pieni di speranza per essere costruttori di pace. Anch'io sono molto emozionato che il Signore ci abbia dato così tanta gioia, ma penso che chiunque lavori per la pace può viverla. P. Aldo Data: Giovedì, 26 giugno 2003 6:06 PM - Oggetto: la pace a gonfie vele Carissimi, un grazie per la vostra solidarietà in un momento molto importante come quello che stiamo vivendo tutti noi di Morijo e Marti, che coinvolge tutte le tribù del distretto e tutte le religioni, colpevoli di un passato torbido di paura e di morte e tutti d'accordo ad incontrarsi e per-donarsi a vicenda. Un vero miracolo della Fede quando riesce trovare un angolino nel cuore delle creature umane. Poche ore fa ho avuto l'adesione della comunità Mussulmana, che parteciperà all'incontro della Pace Domenica 6 Luglio. Il Vescovo sta correndo con la sua moto per invitare più gente possibile, anche da Barsaloi. Come faremo ad accogliere 2000 persone a Morijo e dare a tutti un piatto di cibo? La Provvidenza non ci manca mai e tutti sono mobilitati. Sarò capace di resistere? A questo non ci penso perché sono pieno di gioia come non mai. So solo che in questo periodo ho calato 4 chili, il polso é a 65 battiture al minuto la pressione massima non arriva a 100, fisicamente non sono tanto forte, ma cerco riposare tutte le ore che posso specialmente quando mi prende l'artrosi. Sul programma per la pace non ci si può permettere di perdere un passo e occorre recuperare subito qualsiasi errore. I guardiani della Pace 7 giovani Samburu e 7 giovani Turkana, dopo essersi fatto tanto male per anni, stanno vivendo assieme la luna di miele della Pace. Le macchine che passano sulla strada trasportano molte persone che ora battono le mani ai guerrieri della Pace, mentre prima, questi ultimi sparavano anche alla polizia. Tutti dicono che é un vero miracolo, ma é necessario pregare perché tutto questo continui ad essere in mano al Signore e non nelle fragili mani di poveri esseri umani. Cerchiamo di prevenire i giovani a star lontani dagli interessi di sporchi politici e dai famigerati commercianti di armi per non farsi mai strumentalizzare da nessuno per essere uomini veri e liberi a servizio della Pace e della Giustizia per la Vita e per l'Amore di tutti. Venerdì e Sabato i guerrieri della Pace porteranno alle 3 vedove di Marti con 23 figli, le 6 mucche da latte già acquistate con la raccolta di offerte tra i cristiani di Morijo. I lavori della Chiesa di Marti sono arrivati al tetto e alla scuola si sta già costruendo il refettorio apportando diverse riparazioni. Un grazie con tanta riconoscenza al Dott. Panciera e al Dott. Cazzaro per il loro interessamento. Quanta Provvidenza! Di che cosa devo temere? P. Aldo Data: Lunedì, 30 giugno 2003 4:09 PM - Oggetto: Ultime notizie Carissimi,le ultime notizie del "Progetto Pace" sono meravigliose, perché in tutto il distretto Samburu e TurKana influenzati dal programma di Morijo, stanno riconciliandosi da tutte le parti e anche i Pokot vogliono venire all'incontro di pace con il Vescovo a Morijo. Sembra che tutto sia in subbuglio e che tutti vogliano fare e programmare la Pace in una comunicazione e solidarietà permanente sulla scia indicata da Morijo. In questa via non ci sarà più spazio per odiarsi e ammazzarsi, ma per vivere una vera Pace di Fede e Amore Cristiano. Siate vicini con la Preghiera, noi stiamo bollendo dalla gioia. P. Aldo Data: Sabato, 15 Novembre 2003 8:39 PM - Oggetto: Pace in ebollizione Carissimi tutti famigliari e amici, dopo l'incontro della pace a Lesidai con quelli dell'ambasciata a Marti con i Samburu, Turkana e Pokot é successo un putiferio in tutti gli angoli del distretto. La causa della pace ormai coinvolge la maggior parte della gente povera più del 90%. Ha mosso anche il problema della divisione delle terre, dei pascoli e di tutti gli interessi dei politici e di tutti i Boss, che sono solo poche persone ricche. Così ha dovuto intervenire il governo con tutti i suoi dipartimenti, saltando da un angolo all'altro del distretto, fare incontri per trovare il bandolo e condurre tutti alla pace. Il problema di fondo ci dimostra che i veri nemici e la causa della continua lotta tribale sono i ladroni ricchi e senza scrupoli. Ne vedremo di belle! Volete sentire le ultime:I Pokot vorrebbero rapirmi e portarmi a fare il Padre tra di loro. Il boss più importante ha telefonato al vescovo di non muovermi, affinché non abbia il consenso di tutti. Il prefetto del distretto mi ha invitato di andare a trovarlo. Ci andrò Martedi. Tutti vogliono la pace, ma non tutti quella vera. E' certo che ora non posso muovermi, ma devo far il possibile che continui a bollire senza tregua e la legna non mi manca. Ho tutte le mie colonne in piena attività e lo Spirito che soffia. Il vostro P. Aldo. Data: Mercoledì, 19 Novembre 2003 7:36 PM - Oggetto: aggiornamenti in corso Carissimi tutti, in questi giorni ho avuto l'incontro col Prefetto ed é stato molto cordiale e disponibile. Mi ha assicurato che per qualsiasi cosa che riguarda la pace, i permessi per le costruzione delle scuole e per qualsiasi altro problema, gli fa molto piacere se lo informiamo e per tutto quello che può ci sarà vicino. Il processo pace é sempre in pieno svolgimento e con gioia va avanti per inerzia dalla forte spinta ricevuta dalle comunità cristiane Morijo e Marti, propagandosi dentro e fuori di tutto il distretto, dando uno scossone a tutti i problemi sociali e richiamando tutti alla loro responsabilità per la giustizia e per la pace. Il lavoro che ci attende è senza limiti di spazio e di tempo e le mie spalle stanno crollando sotto i colpi di una strada orribile che devo percorrere tutti i giorni, ma il cuore resiste a qualsiasi tipo di prova, fisica, morale e spirituale. Una vera grazia che trasforma i dolori in gioie e le fatiche nella costruzione della pace per tutti, la povera gente é fuori di sè dalla gioia! Grazie vi sento vicini! P. Aldo. |
Data: Venerdì, 04 luglio 2003 9:17 PM - Oggetto: La Pace a tutti i costi Carissimi, grazie che mi siete vicino in questo momento. Tutto il distretto e oltre sta pensando a Morijo e al "Programma Permanente di Pace" inedito ed esclusivo. Verrà gente da Nairobi, giornalisti, fotografi. Saranno presenti tutte le comunità cristiane delle tre tribù compreso i miei ex di Barsaloi e di tutte le dominazioni religiose, compreso i fratelli musulmani Il Prefetto e tutte le autorità verranno come cristiani. Il Vescovo arriverà alle 16 di domani con un gruppo di Pokot. Con le donne abbiamo imbastito un palco sotto il grande serbatoio dell'acqua e l'arco della Pace all'entrata, tutto costruito dalle mamme con rami, fiori e tutti gli stracci che abbiamo trovato. Si partirà dalla Chiesa in processione, scortati dai guardiani di Pace, con tutti un fiore o un ramoscello e faremo un giro attorno a tutta la raccolta d'acqua e poi entreremo nel palco di fiori e si celebrerà la S. Messa. Si calcola che saremo sulle 2000 persone e più. Tutte le comunità presenti hanno offerto 2 capretti e oggi tutti hanno lavorato per preparare il cibo e bevande per tutti. La Pace a tutti i costi! Costi quello che costi, perché la Pace non ha prezzo. P. Aldo Data: Domenica, 06 luglio 2003 8:52 PM - Oggetto: abbiamo vissuto la pace Carissimi, oggi abbiamo vissuto una cosa indimenticabile. Sono arrivati a Morijo oltre 3500 persone da tutto il distretto Samburu per incontrare i fratelli di Fede Turkana di Marti. Erano presenti tutte le autorità locali, tutte le denominazione religiose e una buona presenza di Pokot di Almaya, portati dal nostro Vescovo Mons. Pante con il loro Pastore protestante. I bambini e le bambine della scuola hanno recitato e cantato, facendo risaltare i traumi vissuti durante i lunghi anni di lotte tribali:lutti, dolori, sofferenze, paure, come una lunga notte senza stelle, senza luna, fuggendo sempre, cadendo dalla fame e spogliati di tutto anche della scuola. Questi piccoli esseri hanno strappato lacrime anche dai cuori di pietra. Tutti commossi e pieni di gioia come non si era mai visto. Ogni tanto dalle recite e dai canti dicevano: grazie padre Aldo che ci hai portato la Pace. Non vi dico ho bagnato due fazzoletti, forse nessuno si é accorto, ma il cuore scoppiava . Il Vescovo continuava a ringraziarmi per questa pastorale oltre ogni confine dove il tempo e lo spazio perdono il loro valore. C'erano diversi Padri presenti di Barsaloi, Baragoi, Maralal e tutti venivano a complimentarsi, ma non si rendevano conto di tutte le strategie e coordinamenti che abbiamo e continuiamo ad instaurare, perché tutti si sentano impegnati e protagonisti di questo Progetto dove l' Amore va oltre i limiti umani. Forse saremo fortunati perché avremo delle foto e anche un filmato che potrebbe essere portato alla televisione e a dei giornali. P. Aldo Data: Sabato, 06 settembre 2003 10:02 PM - Oggetto: Speciale bollettino Speciale bollettino di Pace del giorno 06/09/2003 da Morijo, Marti, Baragoi, Lesidai, Carissimi, spero che abbiate ricevuto i programmi circa i dialoghi di Pace così potete rendervi conto in quale specie di impegno ci siamo imbarcati, coinvolgendo persone, tribù, religioni. Un programma di riconciliazione, ispirato dal Cielo, che affascina e sconvolge costumi e culture vuote e incoerenti per farle diventare forze indispensabili al servizio dell'essere umano spettacolo stupendo per tutti. "Il Sabato è per l'uomo e non l'uomo per il Sabato" così diventeranno i loro costumi, fino ad oggi pesi insopportabili, causa principale delle lotte tribali e di ogni specie di miseria e di fallimento. Oggi abbiamo celebrato la S. Messa al centro del mercato Samburu di Lesidai portando l'offerta delle comunità Cristiane a una povera famiglia di 7 figli derubata e abbandonata a se stessa con il marito ferito e reso invalido. Mi sono fatto accompagnare dalle sentinelle della Pace e attorniato anche da alcuni guerrieri Pokot, abbiamo celebrato la S. Messa. Incontrandosi, così, assieme, faccia a faccia, i predoni più feroci delle tre tribù confinanti, riconciliati e pentiti. Quando loro stessi sono andati a consegnare le 5 pecore a quel povero uomo invalido, tutte le mamme si sono commosse alle lacrime, cantando e ringraziando Dio per aver potuto gustare così tanta gioia impensabile e inedita. Dopo la S. Messa ricordando le vittime delle lotte tribali di tutte le tribù, siamo andati a pranzo assieme con i Pokot riconciliati, riconoscendoli fratelli, amabili e disponibili, per qualsiasi altro incontro. Un loro anziano Pokot è venuto da me e quasi in segreto mi pregò di non lasciali più soli, ma di aiutarli ad incontrarsi spesso, perché si sentono abbandonati a se stessi e solo incontrandosi si potrà rinforzare l'amicizia e costruire la Pace. Costi quello che costi, pur di poter incontrare dei nuovi fratelli non ci fermerà nessuno, è troppo bello e troppo importante. P. Aldo Data: Domenica, 14 settembre 2003 9:22 PM - Oggetto: Ultime novità di pace Carissimi tutti, Il progetto pace continua senza mai lasciare dei punti vuoti, ma sempre vigilanti con le nostre sentinelle della pace e con tutti quelli che si sono impegnati a lavorare sulle strade, a tagliare pietre e aprire i mercati del villaggi. Ci sono ancora diversi incontri da organizzare: a Barsaloi, Porà con i Pokot, sotto Baragoi dove due settimane fa i Pokot hanno ammazzato due giovani Turkana e ferito altri tre con diverse pallottole che per estrarle che noi abbiamo dovuto mandarli all'ospedale di Wamba. Con molto rammarico il governo e altri che avevano promesso di aiutarci, sono completamente assenti e dopo 3 mesi é ancora tutto sotto l'ombrello di Morijo. Noi, però, non abbiamo perso niente siamo rimasti poveri come sempre e la gioia e la speranza che abbiamo vissuto e continuiamo a dare non si cancellerà mai nella storia di questi villaggi sperduti e nel cuore di queste creature abbandonate. Un vecchio Pokot incontrato alla Messa che abbiamo celebrato al mercato di Lesidai, vedendo la nostra solidarietà mi ha detto con le lacrime: "Padre non abbandonarci, non lasciarci soli, vieni a trovarci" P. Aldo Data: Domenica, 09 Novembre 2003 8:32 PM Carissimi, l'incontro di Sabato 8, anche se tanto rischioso per far incontrare i Turkana e Pokot, dopo anni di massacri, é riuscito nel miglior dei modi e l'aiuto dal Cielo ha superato ogni imprevisto. Ha cominciato con 2 ore di ritardo. C'era molta tensione, specialmente tra le mamme ferite da troppo poco tempo, per la perdita dei loro figli, mariti e parenti. Io sudavo lacrime e pregavo, mi sembrava di essere io il colpevole. Quando parlavano le mamme tutti si commuovevano e non poco. Poi c'é stato il miracolo del perdono e tutti hanno espresso le loro idee per un programma da seguire per costruire la Pace, offrendosi di tracciare nuove strade e vivere in villaggi comuni, cercare di fare asili e scuole frequentate da tutte le tre tribù. Domani Lunedì sarò a Porà per tracciare insieme la strada per coinvolgere i Pokot assieme ai Samburu. Picconi, zappe, badili, carriole, scuri e leve di ferro per togliere le pietre...e sacchi di grano, fagioli, grasso, zucchero, e tè. La solidarietà continua e dà speranza e gioia a tutti. Gli amici di Malindi sono tornati con un entusiasmo non comune, assicurandomi che non mi lasceranno solo. Speriamo! P. Aldo. Data: Mercoledì, 17 dicembre 2003 8:09 AM - Oggetto: auguri " full-time" a tutti Carissimi tutti, Ora desidero mandare a Voi tutti famigliari e amici il mio augurio da questo luogo originale come quello del vero Natale. Desidero mandarvi la mia particolare riconoscenza con le mie comunità, sparse in un'area di 50Km, per il vostro lavoro senza tregua, facendovi partecipi continuamente della missione, assieme a tante riflessioni e pensieri,che in questo periodo stiamo vivendo. Un periodo di grandi avvenimenti per il meraviglioso progetto di pace che abbiamo iniziato ancora a Maggio con la festa delle mamme, impegnando tutti a mettere d'accordo le nostre tribù Samburu,Turkana e Pokot in lotta da diversi anni. Una vera utopia umanamente parlando e per l'antropologo Alberto Salza, esperto delle lotte tribali é una cosa più che assurda solo a pensarla, ma con la Fede e la Provvidenza che da anni esperimentiamo, in 7 mesi, abbiamo avuto dei risultati oltre ogni aspettativa. La strada che abbiamo intrapreso é una strada che non può fallire, seguendo anche i consigli pratici dell'antropologo, ma più ancora del Nazareno che ci ce li aveva già indicati oltre 20 secoli fa con la via del perdono e della fratellanza. Abbiamo cercato tutte le vie di riconciliazione, con solidarietà in tutti i campi, aiutando coloro che avevano perso bestiame e famigliari nelle incursioni dei predoni, dando lavoro ai più disperati e cercando di soccorrerli nei loro bisogni primari: istruzione, salute e cibo. Abbiamo avuto anche solidarietà dall'esterno, riuscendo a interessare perfino le autorità del Kenya impegnando anche i più pessimisti a darci una mano per costruire dei centri, dove Samburu, Turkana, Pokot si incontreranno per varie attività sia di bambini che adulti (Asilo, Dispensario, Scuola per adulti, ecc..). Con tanta riconoscenza Vi auguro una grande gioia e felicità a voi e tutti i parenti e amici. Con un abbraccio forte forte arrivederci, sempre dove il Signore vorrà ...!? Riconoscente, il vostro P. Aldo dalle savane del Kenya. Data: Domenica, 28 Dicembre 2003 6:37 PM - Oggetto: Evviva i giovani Carissimi tutti oggi abbiamo avuto una grande gioia a vivere un incontro di giovani delle varie tribù oltre 200 (i veri predoni). Erano presenti diverse autorità il Vescovo, l'onorevole al Parlamento Samburu, i rappresentanti delle varie religioni e dei comitati della pace e qualche migliaio di persone di tutte le categorie. All'inizio c'erano molte tensioni, poi con calma e con molta responsabilità, alcuni giovani, sono riusciti a trovare il bandolo per poter capirsi e prendere delle decisioni insieme per la pace. Subito dopo hanno cominciato a parlare gli anziani, il Vescovo e tutte le altre autorità. L'onorevole é venuto a complimentarsi offrendosi di darci una mano finanziaria per la strada, per la scuola e per tante altre attività. Mi ha lasciato il suo E-Mail e mi ha detto che neanche le Nazioni Unite sono riuscite fare un lavoro simile e mi ha ringraziato a nome della Nazione per essere stato di grande aiuto. Se sono rose fioriranno! Il linguaggio politico però, é ancora molto lontano per essere accettato dai giovani e per costruire la pace, i loro interessi e i loro scopi non potranno mai incontrarsi con quelli della povera gente e dei giovani sfruttati e abbandonati senza futuro. Sempre riconoscente P. Aldo. Data: Mercoledì, 10 Dicembre 2003 9:12 PM Carissimi tutti, la costruzione della pace cammina attraverso tante spine pungenti, attraverso prove di ogni genere difficile da descrivere. la pentola bolle e molte volte fa saltare il coperchio, (purtroppo un gruppo di predoni hanno assalito dei pastori e rubato il bestiame, ma non so per quale forza della Provvidenza, si sono mossi tutti e in pochi giorni sono riusciti a fare restituire il bestiame). Tutte le comunità Cristiane e le autorità del governo si sono coalizzate con una solidarietà senza precedenti. La mia arrabbiatura e la mia sofferenza hanno mosso tutti, ma ho dovuto intervenire con una energia che non sapevo di avere. Tutte le guardie della pace (giovinastri) sono state esonerate e abbiamo scelto uomini più forti e più maturi. Speriamo che finalmente sia finita questa catena di morte, diventata debole e carica di vergogna davanti alla forza della Fede. Il vostro P. Aldo Data: Mercoledì, 17 Dicembre 2003 7:22 PM - Oggetto: sempre in allerta Carissimi, ….quando sono tornato questa sera a Morijo nel mio ufficio mi attendevano tre gruppi di giovani delle 3 tribù Samburu, Turkana e Pokot, per cercare di accordarsi e ripromettersi di lavorare insieme per la Pace, impegnandosi per una sicurezza reciproca contro tutti i ladri. Hanno scelto Morijo e il sottoscritto come il loro punto d'incontro e sostegno e presto ci sarà un altro grosso incontro per informare tutti i villaggi di questo programma. Una cosa veramente inedita che mi ha commosso alle lacrime e darà a tutti sicurezza e una grande gioia e conforto. Ancora abbracciandovi tutti P. Aldo |